dicono di lei

Parlano di Madeleine Delbrêl... Anno 2014

La sipiritualità di Madeleine Delbrêl è vicina alla mentalità del nostro tempo.

Di seguito articoli, incontri e altro che parlano di lei.

Per segnalazioni di incontri qui non contenuti potete rivolgervi Amici di Madeleine Delbrêl

Novembre 2014

Una mistica tra poesia e impegno sociale
La rivista “Settimana” 2014, n. 37, pubblica la presentazione alla edizione italiana della recente biografia sulla Delbrêl  (EDB), donna evangelizzatrice e autentica protagonista della stagione che ha preparato il Concilio Vaticano II, che con la sua “mistica degli opposti” testimonia “uno stile cristiano affascinante e di una sconvolgente attualità”.

Ottobre 2014

Mistica nella periferia: un gigante della fede del XX secolo.

Lontana sia dal “proselitismo” sia dalla “fuga dal mondo”, decisa a lasciarsi plasmare dagli incontri e dalla storia che la Parola stessa mette in atto, verso «un destino che non ha altra forma che quella di Cristo».
Leggi l’articolo di Marco Roncalli  apparso su “Avvenire” del 12 ottobre 2014.

 

Chi riceve Dio nel proprio cuore, riceve il peso del mondo

Anne-Marie Viry in un articolo apparso sull’Osservatore Romano del 12 ottobre 2014 in occasione dei  cinquant’anni dalla morte di Madeleine Delbrêl. Leggi l’articolo

Madeleine Delbrêl.  Quando il Vangelo cammina sulle strade di Gerolamo Fazzini (Rivista “Jesus” ottobre 2014)

A cinquant’anni dalla morte restano attualissimi il pensiero e la spiritualità di Madeleine Delbrêl, «una delle più grandi mistiche del nostro secolo», sostenitrice, già allora, di una “Chiesa in uscita”. Donna e laica, scelse la professione di assistente sociale per portare speranza nelle periferie della città, tra la gente del suo tempo.

Settembre 2014

Madeleine Delbrêl. Mistica della strada.

Cardinal Gianfranco Ravasi su “Il Sole 24 Ore” del 10 agosto 2014

Fra eremo e metropoli. Madeleine Delbrêl, “una delle più grandi mistiche del XX secolo”
Daniele Rocchetti, 31 luglio 2014 – Settimanale della Diocesi di Bergamo


Madeleine Delbrêl: la forza della parola.
Conferenza di Claudia Ciotti al monastero di Dumenza il 14 giugno 2014 (video su youtube)

 

Marzo 2014

Quattro cristiani. Madeleine Delbrêl, Giorgio La Pira, Alcide De Gasperi e Charles de Foucauld – Angelina Volpe, Editore Officina delle 11, 2014 – 246 pagine – il libro nel  sito libreria universitaria

Gennaio 2014

SOLITUDINE INCASTONATA NELLA QUOTIDIANITA’  del Cardinal Ravasi (“Avvenire” 11 novembre 2011)

La francese Madeleine Delbrêl, morta nel 1964 dopo una vita trascorsa nella banlieue parigina tra operai e diseredati, confessava: «Coloro che amano Dio hanno sempre sognato il deserto; per questo a coloro che l’amano Dio non può rifiutarlo». Ma questa solitudine è incastonata nella quotidianità più fitta di rumori e di voci ed è simile a un seme di luce e di amore deposto nel terreno sassoso e spinoso delle fatiche, degli odi e delle bestemmie. Con Carretto, che scelse la via dei Piccoli Fratelli del Vangelo di Charles de Foucauld, possiamo tentare tutti questa esperienza di deserto, non migrando nel Sahara o in un eremo, ma rimanendo sul treno di ogni mattina o nella piazza della nostra città.

 

Delbrêl, la casa nella periferia di Daniele Zappalà (“Avvenire” del 6 gennaio 2014) – Leggi l’articolo – Modulo di sottoscrizione per gli aiuti per i lavori per il rinnovo della Casa Madeleine Delbrêl

Sottomessa alla carità e quindi libera in tutto di Enzo Bianchi (“Avvenire” del 5 gennaio 2014) – Leggi l’articolo

A Milano il Cardinale Scola , durante la veglia di preghiera in Duomo con i giovani di 18-19 anni della diocesi (4.10.2013), ha richiamato una frase di Madeleine Delbrêl: “Non può non andare colui che possiede il tuo Spirito, Signore”. E ha aggiunto: “Noi immaginiamo, che per andare serva organizzare le strade, le strutture, le tappe. Ci chiediamo come costruire e come organizzare. Madeleine Delbrêl ci dice che la tua via è semplicemente la vita. Devi andare sulla strada della tua vita, preziosa perché solo tua”.


Card. Martini e Madeleine Delbrêl
Nell’editoriale del numero di agosto-settembre 2013 della rivista dei gesuiti di Milano “Aggiornamenti sociali”, dedicato a “L’eredità di Martini nella chiesa di papa Francesco”, il direttore p. Giacomo Costa scrive che il card. Martini, a proposito del dialogo con la Parola di Dio, si riconosceva nello stesso modo di procedere di Madeleine Delbrêl, di cui amava citare questo passaggio: «Gli avvenimenti non possono essere per noi segno della volontà di Dio altrimenti che mettendoli in collegamento con la parola di Dio, che mettendola in essi. Essa rivela allora la volontà di Dio che deve essere fatta nella pasta stessa di tali avvenimenti».

Il Movimento “Missione Redemptor hominis”, riconosce che Madeleine Delbrêl aveva anticipato da alcuni decenni la coscienza della forza evangelizzante della bontà: «Niente al mondo ci darà la bontà del Cristo se non il Cristo stesso. Niente al mondo ci darà l’accesso al cuore del nostro prossimo se non il fatto di aver dato a Cristo l’accesso al cuore nostro … La bontà del cuore che dal Cristo proviene, e che lui ci dà, è per il cuore non credente un presentimento di Dio stesso. Essa ha, per il cuore non credente, il gusto sconosciuto di Dio, e sensibilizza al suo incontro. È per il non credente inconsueta, legata a quell’inconsueto assoluto che è per lui Dio. Essa sveglia, interroga le forze assopite del suo cuore, forze a lui sconosciute, delle quali costata in sé la realtà vivente. Essa simpatizza con quello che, nel cuore del non credente, è il punto al tempo stesso più solitario e più atto a voltarsi, interiormente, segretamente, verso Dio come un possibile»  (vedi articolo)