a cura di Abba Sandro

1,2 : “Al tempo di Salmanassar, re degli Assiri, Tobi fu condotto prigioniero da Tibse, che sta a sud di Kades di Neftali, nell’alta Galilea, sopra Casor, verso occidente, a nord di Sefet

LA VIA DELLA VERITA’

La via della verità non è certo un viale fiorito,
facile da percorrere, senza insidie né salite,
ma è la via stretta evangelica, quella tracciata da Gesù,
quella che porta direttamente al cielo,
perché è una via purificante,
sulla quale si cammina solo portando la propria croce.
Ed è una via che passa obbligatoriamente dal Calvario,
perché siamo chiamati a morire a noi stessi
per risorgere uomini nuovi, in tutto simili a Cristo Gesù.
Non perdiamoci d’animo:
lo Spirito Santo ci darà la forza
e il coraggio necessari per intraprendere e proseguire questo cammino;
il Figlio sarà nostro compagno di via, come lo fu per i discepoli di Emmaus,
rinfrancando il nostro cuore con la Sua presenza e la Sua parola;
il Padre ci aspetta, trepidante e amoroso al termine del cammino
quando ci correrà incontro e ci butterà le braccia al collo
riempiendoci di baci, tanto è grande il Suo amore.
Coraggio allora, non temiamo solitudine, abbandono, persecuzioni,
incomprensioni, derisioni…
camminiamo con la certezza di compiere ciò che Dio vuole da noi,
e il cammino sarà dolce, la croce sopportabile, anzi leggera,
perché Cristo la porterà sempre insieme a noi!
Amen.

 

2,12 : “Ora nel settimo giornoi mese di Distro, quando sua moglie Anna tagliò il pezzo che aveva tessuto e lo mandò ai padroni, essi, oltre la mercede completa, le fecero dono di un capretto per il desinare

LA PROVA

Grazie, Signore, perché seguirti vuol dire essere disposti ad accettare
le prove alle quali saremo sottoposti:
non per puro cinismo da parte di Dio,
che si compiace di vederci avviliti e sofferenti,
ma come autentica manifestazione della Sua gloria in noi,
fragili creature, che sperimentiamo la Sua potenza
e constatiamo come ciò che per noi è impossibile
per Dio è possibilissimo.
Non soffermiamoci a guardare gli avvenimenti
solo con gli occhi della carne,
che ci potrebbero allo sconforto, alla disperazione…
apriamo gli occhi della fede
e impariamo a leggere nei fatti della vita
la continua volontà del Padre che chiede di essere compiuta.
Rendimi, o Signore, degno testimone del Tuo amore,
capace di accettare qualsiasi prova nel Tuo amore.
Amen.



PAZIENZA


Pazienza è vedere il Tuo dono
anche in ciò che è scomodo,
è scoprire la Tua bontà dietro il male
che permetti si compia su di noi.

Pazienza è avere il cuore aperto alla speranza,
nella certezza che non siamo lasciati soli,
ma che tutto rientra
in un progetto molto più grande
di quello che da soli oseremmo pensare.

Pazienza è offrire tutto ciò che ci viene donato
perché accolto come Tuo dono
e quindi cosa preziosa e gradita.

Pazienza è lasciarsi plasmare da Te,
come vuoi Tu,
come il famoso fazzoletto di d. Bosco,
sicuri che siamo sempre in ottime mani.

Signore, accresci la mia pazienza
e scegli per me qualsiasi prova
vorrai assegnarmi,
se mi riterrai degno di tale onore!

Maria, madre paziente,
accompagna il mio accogliere quotidianamente
la Sua volontà!
Amen.

3,6 : “Agisci pure ora come meglio ti piace; dà ordine che venga presa la mia vita, in modo che io sia tolto dalla terra e divenga terra, poiché per me è preferibile la morte alla vita. I rimproveri che mi toccca sentire destano in me grande dolore. Signore, comanda che sia tolto da questa prova; fà che io parta verso l’eterno soggiorno; Signore, non distogliere da me il volto. Per me infatti è meglio morire che vedermi davanti questa grande angoscia e così non sentirmi più insultare! 

DISPONI DI ME SECONDO IL TUO VOLERE


La mia preghiera salga a Te, Signore della mia vita,
e sia un canto di lode e di speranza,
una risposta al Tuo amore, un’eco delle Tue stesse parole
che plasmano e modellano tutto ciò che hai creato!
Io sono Tua creatura, Tuo figlio,
e anche se non sempre rispondo degnamente a questa vocazione
sono pronto a offrirmi totalmente a Te, ogni giorno di nuovo,
rinnovandosi così il patto nuziale fra Te, mio Sposo, e me.
Accetta questa offerta, Signore, per le mani del Tuo stesso Figlio, Gesù,
che morendo sulla croce ha spalancato le braccia
per accoglierci tutti nel suo abbraccio d’amore;
per intercessione di Maria, madre e discepola,
obbedienza fedele e silenziosa, coraggio nelle avversità e fortezza nel dolore;
per intercessione del Tuo angelo che hai posto a fianco di ognuno di noi,
perché il nostro cammino non fosse troppo lontano da Te.
Signore, ti amo e lo sai…
fa’ che sia capace di esprimertelo sempre con tutta la mia vita.
Amen.

 

8,4 : “Gli altri intanto erano usciti e avevano chiuso la porta della camera. Tobia si alzò dal letto e disse a Sara: “Sorella, alzati! Preghiamo e domandiamo al Signore che ci dia grazia e salvezza” “.

IL MISTERO DELL’AMORE

Un uomo e una donna che si amano…
non è meraviglioso?
Anche la Bibbia comincia così,
segno che per il Signore questa vocazione è veramente grande,
è un prolungamento del Suo stesso Amore,
che si incarna in quella coppia e la rende concreatrice del Regno.
Gesù stesso, sollecitato dalla premurosità della madre, Maria,
ha cominciato la Sua vita pubblica compiendo il primo miracolo
a beneficio di una coppia che celebrava la loro unione,
esprimendo così la Sua gioia e la Sua partecipazione a questo mistero.
Il mistero dell’amore…
non sappiamo cosa ci porti ad amare quella determinata persona,
ma non ha forse come sorgente l’Amore di Dio?
E allora, come temere fuori dal nostro amore l’Amore per eccellenza?
Solo in Dio tutto è possibile, anche l’impossibile.
E se non vogliamo che un matrimonio diventi veramente una cosa impossibile…
sia mio marito l’espressione più concreta dell’amore di Cristo,
sia mia moglie la manifestazione più viva del nostro Redentore.
Amen.

 

8,6 : “Tu hai creato Adamo e hai creato Eva sua moglie, perché gli fosse di aiuto e di sostegno. Da loro due nacque tutto il genere umano. Tu hai detto: Non è cosa buona che l’uomo resti solo; facciamogli un aiuto simile a lui “.

GRAZIE PER IL TUO AMORE !

O Padre santo, Tu che sei il Dio fedele,
mi affido a Te in modo speciale alla vigilia di questo passaggio,
in cui l’uomo vecchio viene sostituito dall’uomo nuovo, ordinato dal Tuo Santo Spirito…
Non sarò più lo stesso di prima, un carattere indelebile mi viene impresso
e nulla potrà mai cancellarlo, nemmeno il mio rifiuto o l’abbandono…
Tu da sempre hai avuto questo disegno su di me, e mi hai guidato con pazienza,
mettendomi accanto le persone giuste al momento giusto,
segni concreti del Tuo immenso amore.
Solo ora, guardando indietro, scopro la Tua presenza costante,
anche là dove prima non me ne ero accorto, accecato dalla passione e dalla superficialità.
Tutto, nella mia vita, era orientato a questo passo, oserei dire anche le cadute nel cammino,
perché potessi sperimentare più concretamente, sulla mia pelle, la gioia del perdono.
Mi hai forgiato, anche se non sempre sono stato duttile e malleabile
come avrei voluto e come avrei dovuto…
ma il Tuo amore ha vinto ogni mia resistenza.
Grazie, o Padre, per il Tuo amore,
grazie, o Cristo, per il Tuo amore,
grazie, o Spirito, per il Tuo amore… grazie!
Amen.

11,5 : “Anna intanto scrutava la strada per la quale era partito il figlio

VOGLIO AVERE GRANDI ORIZZONTI

Signore, donami ali d’aquila, perché possa volare con forza, sicuro e coraggioso,
sulle nebbie e i pericoli di questo mondo,
perché cerchi sempre di stare in alto, ma non per farmi notare, per essere il migliore,
ma per poter allungare lo sguardo verso più fratelli possibile!
Non voglio star chiuso come un riccio, tutto spine e scontrosità,
soddisfatto di quel poco che sono,
ma aprirmi sempre di più, per portare agli altri l’amore che Tu hai messo nel mio cuore.
Voglio stare in alto, non essere del mondo, perché Tu sei più importante del mondo
e mi hai scelto per portare il Tuo lieto annunzio ai miei fratelli.
Ma io sono debole, cado facilmente e le mie ali sono così fragili,
spesso incapaci di riprendere il volo.
Che sia il Tuo Spirito la forza delle mie ali,
l’acutezza dei miei occhi, l’amore del mio cuore.
Fa’ che desideri sempre di salire a Te, nonostante la fatica e le sconfitte,
nonostante la durezza del mio cuore.
Amen.

 

11,10 : “Tobi si alzò e, incespicando, uscì dalla porta del cortile “.

CONTINUIAMO AD INCIAMPARE…

Solo quando contempleremo la Tua gloria, o Signore,
potremo dire di non essere più ciechi;
ora sono tanti gli ostacoli che ci impediscono di vedere chiaramente:
i nostri peccati, l’orgoglio che è sempre presente in noi,
la superficialità con cui affrontiamo la vita, la poca fedeltà e fiducia.
Non siamo capaci di correre come vorremmo,
perché gli ostacoli sul cammino sono molti,
e noi non li vediamo… e inciampiamo.
Insegnaci, o Signore, la pazienza e l’umiltà di chi sa procedere con calma,
ponderando i propri passi, lasciandosi guidare da chi vede meglio di noi,
per essere sicuri di raggiungere la meta che Tu hai prefissato per ognuno di noi.
Amen.

 

12,13 : “Quando poi tu non esitato ad alzarti e ad abbandonare il tuo pranzo e sei andato a curare la sepoltura di quel morto, allora io sono stato inviato per provare la tua fede “.

RISCOPRIAMO LA BELLEZZA

O Signore, Dio di immensa bellezza, che hai creato tutto perfettamente
e ti sei compiaciuto di ciò che hai creato trovandolo bello e giusto,
aiutaci a riappropriarci della categoria del bello,
per essere capaci di cogliere la Tua presenza in ogni cosa che ci circonda,
perché se ogni cosa viene da Te, ha le Tue stesse caratteristiche: bella, vera, una!
E ciò che è bello, piace ed è piacevole, confortante attuarlo,
anche se è un progetto che passa per la prova,
per la rinuncia, per la mortificazione:
è la strada della Croce, sulla quale tutti siamo incamminati.
O Signore, se riuscissimo a riscoprire la bellezza della prova, del sacrificio,
del vivere quotidianamente la croce,
saremo capaci di vivere con gioia ed entusiasmo, degni testimoni del Tuo amore.
O Spirito Santo, purifica il mio cuore e la mia mente dal lavaggio del cervello
che la società moderna mi costringe a subire, per essere libero di fronte al mondo,
per seguirti ed amarti come Tu ci hai insegnato nel Tuo Figlio, Gesù.
Amen.

 

12,18 : “Qnado ero con voi, io non stavo con voi per mia iniziativa, ma per la volontà di Dio: lui dovete benedire sempre, a lui cantate inni “.

IL SIGNORE CI VUOLE TUTTI SANTI

Siamo tutti chiamati a raggiungere la santità,
perché fa parte della nostra stessa vocazione, l’essere figli di Dio,
che non possono essere quindi diversi dal Padre:
“Siate santi come Io sono santo!”.
Come sarebbe bello se la gente comprendesse che la via alla santità
non è un cammino riservato ad alcuni perché troppo difficile,
troppo fuori dagli schemi abituali…
Questo nostro mondo ci parla così poco di santità
che quasi la reputiamo cosa da antiquariato,
adatta solo per le suore di clausura e per qualche super-fervoroso.
Ma guardiamoci intorno: la terra di santi,
non elevati agli onori degli altari, ma non per questo meno santi!
E la loro santità, semplice e genuina, si riduce ad una parola:
fare la volontà di Dio.
Il Signore ci vuole tutti santi e per questo ha messo al nostro servizio
gli angeli, nostri fratelli maggiori, perché ci accompagnino nel cammino.
E io voglio essere santo, perché altrimenti la mia vita non ha senso!
Voglio amarti e fare la Tua volontà, perché sono Tuo figlio.
Amen