a cura di Abba Sandro

2,19 : “Mettiamolo alla prova con insulti e tormenti, per conoscere la mitezza del suo carattere e saggiare la sua rassegnazione ”.

UNA COSA SOLA MI INTERESSA

Signore, cosa mi interessa se gli uomini mi mettono alla prova,
se alzano contro di me insulti e tormenti, se mi emarginano e mi considerano matto…
Una sola è la strada che conduce a Te, e so che non è rose e fiori,
ma ha la sue spine, a volte nascoste, a volte ben evidenti e acute.
Non lasciare che le difficoltà mi scoraggino, né che il mio orgoglio prenda il sopravvento,
così da reputarmi migliore degli altri.
Uno solo è il Maestro, Gesù Cristo, ed è Lui la strada sicura che conduce al Padre.
Egli conosce la nostra fragilità, i nostri limiti, e così ci ha donato il Suo Santo Spirito, il Consolatore,
ma anche la forza per compiere degnamente, ogni giorno, la Sua santa volontà.
Solo questo deve essere il mio vero interesse:
manifestare l’amore di Dio ai fratelli che mi vivono accanto.
Amen.

3,1: “Le anime dei giusti, invece, sono nelle mani di Dio, nessun tormento le toccherà ”.

VITA SPERICOLATA ?


Cosa ho da temere, o Signore, se sono nelle Tue mani?
Quale rifugio è più sicuro di quello che Tu stesso ci prepari
e ci doni ogni giorno nella Tua grande bontà?
Sta a me scegliere se voler la serenità, la pace, la felicità e stare con Te,
o volere una “vita spericolata”, che metta al centro dell’attenzione me stesso,
ma che sia coerente poi a pagarne le conseguenze.
Chi costruisce sulla sabbia non si lamenti se la sua casa crolla…
lo sapeva benissimo, era stato avvertito,
per cui non dia la colpa a nessun altro se non a se stesso.
Chi lascia al maligno tante occasioni per installarsi nella sua vita,
non si stupisca se poi si sembrerà già di essere all’inferno…
con un tal padrone di casa, cosa si poteva aspettare?
Siamo seri, allora: se diamo le chiavi di casa al ladro
non meravigliamoci di vedere che non è rimasto niente;
se diamo carta bianca alle nostre passioni
non stupiamoci se dentro di noi alberga il caos;
se viviamo superficialmente i nostri impegni
non cadiamo dalle nuvole quando in mano non ci rimane che un pugno di mosche!
Vogliamo una casa solida?
Gesù Cristo è pietra fondamentale, roccia sicura!
Vogliamo una vita ordinata?
Dio Padre ha ordinato il caos primordiale, non si stupirà di fronte al nostro disordine!
Vogliamo una vita serena, piena, riuscita?
Lo Spirito Santo abbia carta bianca per operare in noi le meraviglie che solo l’Amore può operare!
Amen.

7,2 : “(La sapienza) è un’emanazione della potenza di Dio, un effluvio genuino della gloria dell’Onnipotente, per questo nulla di incontaminato in essa s’infiltra ”.

LA SAPIENZA, EMANAZIONE DELLA POTENZA DI DIO


Signore, donami la Sapienza, donami Te stesso!
Donami la Sapienza, riflesso di luce perenne per rischiarare le tenebre del mio peccato;
specchi senza macchia dell’agire di Dio, che mi rivela la Sua bontà;
purezza che si diffonde e penetra in ogni cosa,
anche il mio cuore di pietra, per trasformarlo in un cuore di carne;
emanazione della potenza di Dio,
per rendermi capace di sperare contro ogni speranza,
perché con Te nulla è impossibile;
effluvio genuino della gloria dell’Onnipotente,
che mi ricorda qual è il fine ultimo della mia vita,
glorificare il Signore con tutto me stesso.
O Sapienza, Tu che sei più bella del sole e di ogni costellazione, superiore alla luce,
Tu che ti estendi da un confine all’altro del creato con forza,
e governi con bontà eccellente ogni cosa,
fa’ che io ti cerchi e ti brami sopra ogni cosa, perché Tu sei Dio!
Amen.

13,7 : “Occupandosi delle sue opere (della sapienza), compiono indagini, ma si lasciano sedurre dall’apparenza, perché le cose vedute sono tanto belle  ”.

NON LASCIAMOCI SEDURRE DALLE APPARENZE


Signore, insegnami la calma, la capacità di dare il giusto tempo a tutto!
Non posso allora anteporre le cose alle persone,
dando più tempo e più energie alle prime,
di cui posso constatare immediatamente il risultato che ne consegue,
e liquidare con facilità e velocità le seconde, autentici misteri,
perché in ognuno di essi si rivela il Creatore nella maniera più sublime.
Signore, perdonami quando mi fido troppo delle apparenze, del mio “istinto”,
e non sono capace di accogliere le persone come tali, cioè miei fratelli,
ma finisco per schedarle, catalogarle, quasi fossero tanti oggetti da visionare.
L’incontro con ogni persona deve far scattare in me la carità,
l’amore per quella persona in quanto tale, non importa chi sia, giovane o anziana,
simpatica o scorbutica, bella o brutta, interessante o insignificante,
apprezzabile per le sue doti o una nullità.
E’ sempre Gesù, in persona, che si presenta a me
e mi chiede di essere accolto!
Che non capiti mai che io non lo riconosca!
Amen.